Il Gruppo Viaggio è composto da cinque ragazze: Andrea, Giulia, Cristina, Alessandra, Elvira e Coralie che hanno compiuto un vero e proprio viaggio di innovazione fino a proporre una piattaforma on-line.

Il progetto nasce dalla loro esperienza di Servizio Civile e dalla loro familiarità con le tecnologie: è una piattaforma virtuale immersa in bisogni molto concreti, osservabili tutti i giorni.

Le ragazze sono partite dalle necessità individuate nel corso del loro volontariato presso strutture legate ai servizi della prima infanzia: per i genitori è difficile conciliare gli impegni della vita lavorativa con la necessità di andare a prendere i bambini in caso di imprevisti e con l'eventualità di doverli accudire per lunghi periodi di malattia.

Le volontarie hanno sottoposto dei questionari ai genitori dei loro piccoli utenti. Dall’indagine è emersa la necessità di aumentare le comunicazioni tra personale della struttura e famiglie.

Il mondo dei social e della connessione 24/24 ore è giunto in soccorso alle ragazze, che hanno pensato a una proposta che prenda il meglio dalla struttura dei social network e lo combini con un utilizzo sociale e consapevole, legato ai soli utenti di una determinata struttura.

Il progetto “Viaggio” prevede la creazione di una piattaforma web di condivisione per poter creare una rete di fiducia tra i genitori e le strutture, in modo da razionalizzare tempi e risorse disponibili.

La piattaforma, a metà tra un social network e un registro elettronico, consentirebbe di conoscere in tempo reale le attività svolte nelle strutture ed eventuali novità, nell’ottica di creare uno spazio di socializzazione e di comunicazione tra i genitori e il personale delle strutture, dando vita a uno stile di vita più razionale e, magari, meno caotico, grazie all'ausilio della tecnologia.

Questo progetto potrebbe essere, insomma, un’idea in grado di legare social e socializzazione, in modo razionale.

Le ragazze ne sono convinte e, nel frattempo, si sono inaspettatamente ritrovate a confrontarsi con il mondo dell’informatica, cosa che non immaginavano come parte del loro futuro di volontarie.

Francesca Martino